Il rischio radon un pericolo invisibile

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Il gas radon è un pericolo invisibile che può rappresentare un enorme rischio per la salute umana. Il radon è un gas radioattivo che si trova in natura, nella crosta terrestre e risale dal sottosuolo penetrando negli edifici attraverso  fessure presenti nel pavimento o pareti, attraverso crepe di intonaci umidi e degradati. Essere esposti a concentrazioni elevate di radon, per lungo tempo, comporta un aumento del rischio di tumore ai polmoni,  rappresentando, secondo le indicazioni dell’OMS, la seconda causa di cancro ai polmoni dopo il fumo da sigaretta. Per questo motivo, è importante prendere misure idonee a mitigare e controllare i livelli di radon nei luoghi di lavoro ed in particolare in tutti gli ambienti poco ventilati, interrarti o seminterrati quali cantine, depositi, magazzini, archivi ma anche al piano terra in edifici storici o vetusti, quali scuole, caserme ospedali ovvero tutte quelle strutture costruite in tufo ed in particolare tutti gli ambienti che presentano pareti e solai a diretto contatto con il terreno, privi di intercapedini o vespai areati. Anche la zona geologica incide molto sulla presenza di gas radon, sono maggiormente esposte le zone vulcaniche e quelle ricche di uranio, da cui il gas  deriva. 
La contaminazione da radon può rappresentare un rischio per la salute dei lavoratori, poiché il gas emette radiazioni ionizzanti naturali che possono danneggiare le cellule e causare problemi per la salute per esposizioni prolungate. Per ridurre il rischio di contaminazione è importante effettuare regolari controlli dei livelli del gas mediante il monitoraggio effettuato con dosimetri o altri strumenti idonei al rilevamento.
In ambito lavorativo, il rischio di contaminazione da radon può essere particolarmente elevato in alcuni settori, come quelli minerari e delle costruzioni. È importante che le aziende prendano misure per monitorare e controllare i livelli di radon nei loro edifici e adottare misure per ridurre il rischio per i lavoratori. Questo può includere la ventilazione dei locali, l’utilizzo di materiali isolanti a bassa emissione di radon e la formazione degli impiegati sui rischi del radon e su come prevenirlo.

Per la mitigazione del rischio di contaminazione da radon, è possibile realizzare impianti e sistemi specifici finalizzati alla bonifica del contesto lavorativo contaminato. Alcune soluzioni comuni includono:

  1. Depressurizzazione degli ambienti: questo sistema consiste in una ventilazione forzata che crea una pressione negativa all’interno dell’edificio e previene l’ingresso del gas radon. Questo si realizza con sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC).

  2. Sistemi di estrazione: questi sistemi utilizzano una ventilazione passiva (pozzo radon) o attiva per captare il gas radon dal sottosuolo ed espellerlo all’esterno dell’edificio.

  3. Sigillature e barriere di sbarramento: barriere e sigillature che impediscono al gas radon di filtrare attraverso le fessure nel pavimento o nei muri.

  4. Isolamento termico: l’isolamento termico può essere utilizzato per sigillare le fessure nei muri e nel pavimento e previene la contaminazione da radon.

Questi sistemi possono essere utilizzati singolarmente o in combinazione per garantire una bonifica efficace del radon e ridurre i rischi per la salute. 
In Italia, la bonifica da radon può essere effettuata da imprese ed enti specializzati, nonché affidata a tecnici esperti abilitati  ai sensi del decreto legislativo 101 del 2020 (attuazione della direttiva 2013/59/Euratom), aggiornato ed integrato dal D. Lgs. 203 del 25 novembre 2022 in vigore dal 28 gennaio 2023. I tecnici esperti in risanamento radon devono possedere competenze tecniche e professionali tali da soddisfare i requisiti imposti dell’allegato III di cui al d. lgs. 203/2022 tra cui lo svolgimento di un corso di 60 ore in materia di interventi e progettazione bonifiche e mitigazione del rischio radon. In particolare attraverso questo interventi devono realizzarsi rigorosi standard tecnici al fine di garantire che la bonifica sia effettuata in modo sicuro ed efficace, onde evitare inutile sperpero di denaro.

Redazione by Arch. Antonio D’Avanzo

 

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Architetto libero professionista esperto in sicurezza e salute dei luoghi di lavoro.

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