La sicurezza e igiene del lavoro sebbene appaia come una materia ostica, è tuttavia una materia in evoluzione. Si è passati in un secolo da una sicurezza prescrittiva a una partecipativa fino a tendere a una sicurezza prestazionale e parcellizzata. L’autore ha voluto esplorare le linee di tendenza e di sviluppo future della materia della sicurezza del lavoro, a partire dalle basi di metà secolo scorso, ad oggi, al fine di cogliere a che punto ci troviamo e verso dove andiamo. La sicurezza prestazionale rischia di rendere la sicurezza e igiene del lavoro impersonale e asettica, preoccupandosi più della valutazione obiettiva che della percezione del valutatore. Essa inoltre ammette un rischio accettabile, la qual cosa è il vero rischio. Intanto però di contro ha preso piede la tutela del benessere del lavoratore e della ergonomia. Ma sempre appare che il tecnico valutatore debba oramai essere più uno specializzato che non uno specialista, che si perde dietro agli algoritmi e alle misure e dimentica i princìpi che sono alla base dell’agire. Il testo affronta poi il tema dei lavori emergenti e degli spazi nuovi dell’abitare e del lavorare delineando la situazione attuale determinata dalla emergenza sanitaria.

Editoriale dell’Autore Giuseppe Somma