Lorenzo Pagliari, un 38enne di Cavatigozzi, è morto il 31 dicembre a causa della malaria contratta in Camerun, dove era andato per motivi di lavoro. La Procura di Cremona è pronta ad aprire un’indagine per chiarire eventuali responsabilità legate alla sua morte. Pagliari lavorava come specialista elettronico per Ocrim SpA, un’azienda cremonese specializzata nella fornitura di impianti di molitura, mulini per mangimi e sistemi di lavorazione dei cereali in generale, anche e soprattutto con la formula “chiavi in mano”. Dopo il suo viaggio in Camerun, non aveva seguito la profilassi anti malarica e aveva iniziato ad accusare i primi sintomi tra il 24 e il 25 dicembre. Nonostante un tampone negativo per il Covid-19, le sue condizioni sono peggiorate ed è stato ricoverato in ospedale, dove è poi deceduto. La sua famiglia ritiene che ci sia stato un ritardo nella diagnosi che avrebbe potuto salvarlo, e chiede che la sua morte venga considerata come infortunio mortale sul lavoro.

I genitori di Lorenzo, Cristina e Amos, che vivevano con Lorenzo, hanno ricostruito i suoi ultimi giorni di vita. Sono devastati. È sicuramente probabile che Pagliari abbia contratto la malaria in Camerun, dove si era recentemente recato per lavoro con un paio di colleghi. Uno dei colleghi, un 50enne, che a sua volta è stato colpito dalla malaria e attualmente ricoverato nel reparto di Malattie infettive del Maggiore. Le procedure previste dall’Ats sarebbero già in corso riguardo a questa vicenda. Al momento, i vertici dell’Asst non hanno notizie specifiche per i necessari chairimenti.