DURC di congruità per la verifica dell’incidenza della manodopera.

Regolarità Contributiva DURC

DURC di congruità per la verifica dell’incidenza della manodopera.
Il nuovo DURC, introdotto con decreto a firma del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando e riguardante il sistema di verifica della congruità dell’incidenza della manodopera impiegata negli appaltati pubblici e privati, non contribuirà al miglioramento degli scopi che la legge si prefigge, ma produrrà una serie di complicazioni nelle procedure di appalto, procedure che renderanno ancor più difficile il percorso e la gestione dell’impresa. Non è uno strumento facilmente applicabile. A questo punto mi chiedo e vi domando, chi può  per un determinato appalto, stabilire quanti lavoratori occorrono o quale  debba essere il numero congruo di lavoratori che occorrono per realizzare una determinata opera?

Ipotizzando la realizzazione di uno scavo da effettuare manualmente, il numero dei lavoratori da impiegare viene determinato in virtù del costo della manodopera e dell’importo complessivo dell’intervento da realizzare, ma laddove, in virtù dell’organizzazione specifica dell’impresa esecutrice, si utilizzassero macchine escavatrici e/o mezzi d’opera speciali, il numero di lavoratori sarebbe sicuramente diverso e notevolmente inferiore. Questo principio vale per tutti i lavori edili per i quali si prevede la realizzazione di lavori mediante l’ausilio di mezzi meccanici anzichè procedere manualmente, così come ad esempio,  gli intonaci premiscelati, la realizzazione di strutture verticali ed orizzontali qualora si facesse ricorso ad elementi prefabbricati e così via. Rispetto a tali condizioni, ed in particolare qualora  l’impresa si avvalesse di attrezzature specifiche, chi può calcolare la congruità dell’incidenza della manodopera in virtù delle tantissime variabili che possono incidere sul risultato finale? Se la determinazione dell’incidenza della manodopera viene calcolata attraverso il D. M. dell’11/12/1978,  questo decreto contestualizzato ai tempi attuali produrrà un risultato non congruo alla realtà dei fatti.

Tra l’altro, l’introduzione di tale documento, voluto dalla CIGL, CISL e UIL, non comporterà alcun miglioramento  per la sicurezza dei luoghi di lavoro, ma sicuramente ed in particolare nei cantieri temporanei e mobili si continuerà a morire come sempre, anzi la situazione non potrà che peggiorare.
Le leggi le cambiano, ma non per incentivare, garantire o tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Questo è comunque un documento voluto dai principali sindacati nazionali per contrastare il cosiddetto fenomeno del Dumping Contrattuale secondo il quale i sindacati minori tenderebbero ad adottare forme di ribasso alle tabelle contributive,  nel tentativo di  contrapporsi al CCNL, svalutando in questo modo le tutele previste.
In ultima analisi questo, sarà un documento che produrrà soprattutto un ulteriore ed eccessiva burocratizzazione producendo notevoli difficoltà alle imprese le quali con tutta la buona volontà non potranno mai diventare virtuose.

Redazione by Antonio D’Avanzo

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Architetto libero professionista esperto in sicurezza e salute dei luoghi di lavoro.