Si riporta in sintesi il contenuto di una mail inviata da un amico della provincia di Taranto che ha raccolto l’invito della redazione a segnalare e a pubblicare una personale esperienza lavorativa. Con questa specifica segnalazione si vuole evidenziare le precarie condizioni di lavoro a cui sono sottoposti i tantissimi lavoratori del territorio.
“Anche se certe problematiche portano la sicurezza sul lavoro in una corsia secondaria c’è da dire che la materia della sicurezza ed in particolare la politica della formazione al sud, non viene affrontata nella giusta maniera, anzi vi dirò di più, personalmente in circa 15 anni che lavoro nel settore edile, non ho mai fatto un corso di formazione specifico. Questo per testimoniare che le cose vengono fatte male e sempre fatte nella maniera sbagliata, anzi più leggi vengono emanate e più queste vengono disattese. Qui di seguito riporto alcuni esempi:
lavoro essenzialmente in nero ma se fortunati si è assunti part time con una busta paga falsata e fasulla;
lavoro perennemente in NERO con compensi diversi da quelli pattuiti a giornata (per dimostrare il corretto rispetto del ccnl);
cassa edile percepita in parte e in molti casi i titolari la pretendevano indietro;
sostegno economico nei trasferimenti del lavoratore sul luogo di lavoro completamente assente;
vestiario adeguato e DPI completamente assenti;
pagamenti completamente in nero;
orario di lavoro che supera le 40h settimanali;
formazione ovviamente assente ma se si vuole la si può ottenere tramite pagamento.
Con questo vi ho rappresentato alcune criticità del mondo lavorativo del nostro amato sud ed a tal proposito vi chiedo come si può crescere professionalmente e in maniera decente?
A circa 30 anni compiuti, ho completamente perso la passione per questo settore e confesso che lavoro perché non si può stare con le mani in mano. Ebbene si, diversamente da come si pensa e si sostiene, i giovani non hanno più voglia di lavorare e la colpa non é solo del reddito di cittadinanza!!
Saluti V.MY
Redazione NotiziarioSicurezza.it: Le vostre Segnalazioni
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