SGB Sindacato Generale di Base: LA SICUREZZA AL PRIMO POSTO – NO ALL’UNICO CONDUCENTE!

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Riportiamo integralmente il post pubblicato sulla pagina Facebook SGB – Sindacato Generale di Base pg. nazionale che qui poniamo alla vostra attenzione, ritenendola importante ai fini della divulgazione e diffusione della problematica riguardante la sicurezza e tutela dei lavoratori addetti alla conduzione in solitario dei treni merci.

LA SICUREZZA AL PRIMO POSTO – NO ALL’UNICO CONDUCENTE!

Il giorno dopo l’ennesimo incidente ferroviario con 2 morti in Calabria, in cui si celebra, a Firenze la prima udienza di cassazione sulla strage ferroviaria di Viareggio, il Viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi, rilascia dichiarazione inaccettabili: “treni merci a un unico conducente per cui l’agente solo sui treni merci italiani consentirà di aumentare la capacità dei valichi ferroviari di circa il 15%,” .

SGB si unisce invece ai lavoratori CMC che affermano “i ritardi e gli ostacoli al trasporto delle merci su ferrovia dipendono da altri fattori, tra cui, linee a binario unico, tracce orarie ferroviarie da rivedere, disorganizzazione del lavoro. Non esiste nessun impatto negativo sul rallentamento alle frontiere per il trasporto delle merci su ferrovia che sia connesso al doppio macchinista. Inoltre non troviamo nelle dichiarazioni del Viceministro Rixi alcun cenno sulle conseguenze che riguarderanno i lavoratori e lavoratrici del settore se venisse approvato il macchinista solo sui treni merci. Il soccorso qualificato al macchinista solo sarebbe irrimediabilmente compromesso in quanto mancherebbe al suo fianco il collega che -oggi- conduce il treno verso il soccorso. Questo comporta a nostro parere una violazione del Decreto Ministeriale del 15 luglio 2003, n. 388 di cui all’art. 45/3 del D.lgs. 81/08, e non tiene conto delle molte denunce e processi contro l’agente solo”

Come SGB condividiamo con CMC “che la proposta del macchinista solo sui treni merci riguarda esclusivamente l’aumento di profitto delle aziende che osteggiamo fermamente tale logica che non solo non risolve i problemi del trasporto merci su ferrovia, ma che mina diritti inalienabili e ineludibili come il diritto alla vita, alla salute e alla sicurezza di lavoratori, lavoratrici e collettività. Troviamo irresponsabile l’azione (ormai continua da molti anni) che tende a ridurre il personale dei treni, degli scali di manovra, dell’infrastruttura, delle officine, e nel contempo peggiora orari di lavoro e condizioni di lavoro. Su queste tematiche come SGB abbiamo condiviso ben 10 scioperi molto partecipati con il Coordinamento Macchinisti Cargo CMC. “

Convinti che la sicurezza deve essere posta al primo posto e chi detiene l’elemento decisionale, nella fattispecie il Governo, deve promuovere regole certe che muovano in esclusivo favore del benessere collettivo.

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