La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale sono argomenti di grande rilevanza, tuttavia ancora oggi si assiste inermi a tantissime tragedie che provocano la morte di tantissimi lavoratori, non da ultimo, la morte dei 5 operai in un incidente ferroviario.
È fondamentale investire nelle nuove tecnologie affinché queste posano garantire la sicurezza dei lavoratori.

Ci aspettavamo che il Protocollo firmato tra INAIL e Ferrovie dello Stato portasse a miglioramenti, ma purtroppo non è stato così.

Queste sono le parole di Ivana Veronese  segretaria confederale Uil, Vito Panzarella segretario generale Feneal Uil, e Claudio Tarlazzi segretario generale Uil trasporti, durante l’audizione delle Commissioni riunite Trasporti e Lavoro del 5 settembre scorso. L’audizione riguardava le condizioni di sicurezza dei lavoratori nel settore dei trasporti ferroviari, in seguito all’incidente avvenuto il 31 agosto presso la stazione di Brandizzo.

Ci sono molti temi e problemi gravi che non possono essere ignorati neanche dopo questa tragedia. Queste questioni sono state affrontate più volte dai sindacati e presentate al Governo nella nostra Piattaforma unitaria CGIL, CISL e UIL.

Gli appalti e i subappalti sono un problema, dove il profitto viene prima della sicurezza dei lavoratori.
Si lavora in fretta per rispettare le scadenze, talvolta addirittura senza le adeguate misure di sicurezza! Nessuna stazione appaltante può evitare le responsabilità. È ancora più preoccupante quando troviamo queste situazioni nella gestione degli appalti della più grande stazione appaltante del Paese, ovvero RFI, che gestisce miliardi di euro del PNRR. Nonostante gli sforzi del sindacato, questo sistema malato non è stato corretto.

Manca ancora l’emanazione di molti decreti attuativi, tra cui quello per il settore ferroviario, a 15 anni dall’emanazione del Testo Unico sulla sicurezza. La UIL ha denunciato questa situazione da mesi.

La qualificazione delle imprese è un altro aspetto importante. Il legislatore si è espresso chiaramente nel D. Lgs 81/2008, ma ad oggi nessun decreto è stato emesso nonostante sia completo e forse dimenticato in qualche cassetto da molti anni.

Non possiamo parlare di salute e sicurezza solo quando ci sono vittime. Dobbiamo lavorare insieme e non dividerci. La UIL chiede da tempo l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro e una procura dedicata che possa affrontare rapidamente questi gravi incidenti sul lavoro.