Dopo 16 anni dal rogo di Torino, arrestato in Germania Espenhahn l’ex amministratore delegato della ThyssenKrupp
Questa mattina è stata diffusa la notizia dell’arresto di Harald Espenhahn, l’ex amministratore delegato della ThyssenKrupp condannato per l’incendio avvenuto nell’impianto di Torino nel dicembre del 2007, che causò la morte di sette operai. 

Espenhahn,  arrestato a 16 anni dal rogo (e 7 dalla condanna definitiva),  condannato a cinque anni di carcere per omicidio colposo, non aveva ancora scontato la pena nonostante la sentenza italiana fosse stata confermata dal tribunale di Hamm nel febbraio 2020. La giustizia tedesca aveva quasi dimezzato la pena originale, poiché il massimo previsto per l’omicidio colposo in Germania è di cinque anni. L’altro manager condannato, Gerald Priegnitz, ha invece già scontato la pena in regime di semilibertà.

Il ministro della giustizia Carlo Nordio ha commentato la conclusione dell’iter processuale con il riconoscimento della sentenza di condanna dell’ ex manager della Thyssen, così come richiesto dal Ministero della Giustizia. Il Ministero ha seguito da vicino il procedimento negli anni. Il Guardasigilli ha espresso vicinanza e solidarietà a Boccuzzi l’unico superstite del rogo e ai familiari delle sette vittime. Tuttavia, Rosina Platì, madre di uno degli operai deceduti, non soddisfatta ha commentato di essere questa una «Vittoria amara», ritenendo la sentenza non appropriata alla gravità dei danni subiti. Inoltre, le famiglie hanno presentato un’istanza alla Corte europea di Strasburgo contro Italia e Germania per i ritardi nel procedimento di esecuzione, che è ancora in sospeso. Sarà la corte di Strasburgo a stabilire di chi sia la responsabilità dei ritardi tra Italia e Germania e valutare eventuali risarcimenti.

Redazione NotiziarioSicurezza.it