Durante la trascorsa campagna elettorale, nessun candidato di nessuna coalizione, ha affrontato la complessa problematica riguardante la sicurezza dei luoghi di lavoro e della relativa tutela dei lavoratori, tematica questa che oggi più che mai, viene considerata insostenibile per gli eccessivi costi a cui le imprese sono sottoposte per l’aumento del prezzo delle materie prime e dei costi energetici. Si lavora per vivere e non per morire. Il nuovo governo, per sovvertire questo trend negativo, che vede a rialzo il numero degli infortuni mortali sui luoghi di lavoro, deve, in questo momento particolare, adottare provvedimenti incentivanti per aiutare le imprese a sostenere queste spese, con bonus fiscali o defiscalizzazioni dei costi che ogni impresa deve mettere in campo per aumentare i livelli di sicurezza nel contrastare i rischi aziendali.
Il Presidente della Repubblica, nel discorso del 9 ottobre 2022 per la 72a Giornata Nazionale delle Vittime degli Incidenti sul Lavoro, ha auspicato un miglioramento della qualità del lavoro attraverso l’incentivazione del sistema della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro per un più energico e fondamentale contrasto delle morti bianche.
Sono sempre più convinto che per un efficace risultato, occorre assolutamente rivedere e modificare il D. LGS. 81/2008 nonché introdurre incentivi economici per l’attuazione di sistemi di gestione della sicurezza dei luoghi di lavoro, in particolare nel settore dei cantieri temporanei o mobili e nell’agricoltura, altro settore particolarmente segnato da infortuni gravi, gravissimi e mortali. Auspichiamo una vera e propria riforma strutturale del decreto legislativo al fine di migliorare alcune criticità interpretative accentuando il controllo diretto delle procedure di attuazione attraverso figure più responsabili.
Redazione Notiziario Sicurezza by Arch. Antonio D’Avanzo
Presidente ANTeS
Formatore esperto per la Conf. Naz. PMI ITALIA – Sicurezza dei Luoghi di Lavoro
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