Spazi confinati in ambienti a sospetto inquinamento: quale formazione?

Spazi Confinati

La normativa italiana che regola la materia degli spazi confinati è il D. gls 81/2008 s.m.i. con gli articoli 65 e 66 oltre al DPR 177/2011.
La formazione sui rischi degli spazi confinati è di fondamentale importanza per garantire la sicurezza dei lavoratori. Nonostante la legislazione internazionale abbia fornito una definizione chiara di “spazi confinati” suddividendoli in cinque categorie a seconda del settore, in Italia esiste ancora confusione poiché viene utilizzata un’unica definizione che raggruppa situazioni molto diverse tra loro. La normativa italiana considera in maniera simile gli spazi confinati e gli ambienti sospetti di inquinamento, ma è importante distinguere tra i due casi e adottare le misure preventive appropriate. I rischi più comuni del lavoro in spazi confinati sono la presenza di sostanze inquinanti nell’aria e la mancanza di ossigeno, le problematiche legate alle condizioni microclimatiche come l’umidità e il calore eccessivo, il rischio di incendio e quello di cadute dall’alto.

Le condizioni microclimatiche non si possono sottovalutare, come l’alta umidità, il calore eccessivo e il rischio di incendio a causa della presenza di sostanze inquinanti come ossidi di azoto, ossidi di zolfo, monossido di carbonio e altre. Inoltre, c’è spesso un rischio di cadute dall’alto, soprattutto quando si lavora vicino a tombini, fosse, vasche o silos che richiedono uno sviluppo in profondità dell’area di lavoro. Nel caso di un incidente, il recupero dell’infortunato risulta essere molto difficile, indipendentemente dall’ambiente confinato in cui si trova.

La formazione, l’addestramento e l’aggiornamento degli addetti che accedono in spazi confinati sono obbligatori per legge e devono essere effettuati regolarmente per garantire la consapevolezza degli operatori e prevenire o proteggersi da eventuali rischi e pericoli. Inoltre, in situazioni di appalto o subappalto, è obbligo del committente erogare la formazione necessaria. 
Gli addetti ai lavoratori in spazi confinati devono seguire una formazione specifica che li prepari alle situazioni di rischio che possono incontrare. Questa formazione deve essere svolta da personale qualificato e deve includere nozioni su come prevenire incidenti, riconoscere i pericoli e utilizzare correttamente l’attrezzatura di protezione individuale.
Il corso per gli addetti ai lavori agli spazi confinati a sospetto inquinamento, in conformità alle normative D. Lgs. 81/2008 s.m.i., del DPR 177/2011 e alle linee guida ISPESL per gli ambienti confinati, comprende una parte teorica di 8 ore e una sezione pratica di addestramento che può variare dalle 4 a 8 ore, a seconda dell’utilizzo di DPI anticaduta con l’utilizzo di maschere filtranti o autorespiratori, ovvero DPI III categoria per i quali occorre una formazione specifica da erogare ai sensi dell’art. del d. lgs. 81/2008 s.m.i..

Corso di Formazione a sospetto inquinamento by ANTeS Formazione

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