La manutenzione dei mezzi di soccorso DAE (defibrillatore esterno automatico) e i corsi abilitanti

infortunio-con-defibrillatore

Una domenica mattina al Granatello di Portici (Napoli) si trasforma in incubo per un sessantenne che mentre fa footing viene colpito da infarto.
Accorrono vigili urbani e carabinieri.
Auto medica.
Ambulanza.
Ma i defibrillatori non sono al massimo della loro carica , sia quelli in dotazione ai medici che quello nelle vicinanze.
Era già successo a Perugia che i defibrillatori fossero scarichi (vedi articolo).
Questi episodi pongono alla ribalta la necessità di una “stretta” sui controlli degli apparecchi sparsi sul territorio.
La periodicità delle verifiche di sicurezza, secondo le linee guida CEI 62-148 extra ospedalieri, CEI 62-13 EN 60601-2-4,
e per la Norma CEI 62353, in merito alle verifiche periodiche e prove da effettuare dopo interventi di riparazione degli apparecchi elettromedicali, stabilisce che la periodicità delle verifiche funzionali di sicurezza deve essere stabilita dal produttore e indicata nel manuale d’uso.
Se non indicato nel manuale d’uso del defibrillatore, la Norma CEI EN 62353, nell’allegato F, indica che per gli apparecchi che generano e applicano energia elettrica per influenzare direttamente l’attività del cuore, come i defibrillatori appunto, l’intervallo tra le verifiche funzionali, non dovrebbe mai superare i 2 anni.(pena ammenda e/o sanzioni penali). Insomma almeno UNA OGNI ANNO per le apparecchiature utilizzate in locali di chirurgia; almeno UNA OGNI 2 ANNI per le apparecchiature utilizzate in tutti gli altri tipi di locali. In genere il controllo viene disposto dal medico, può valere anche una richiesta del paziente ricoverato in ospedale.
Le piastre del defibrillatore, altrimenti conosciute come “elettrodi” o “placche”, hanno invece solitamente una durata di 5 anni. La data di scadenza è riportata sulla confezione originale fornita dal produttore. La qualità del prodotto e l’integrità del contenuto viene garantita per il periodo indicato.
Per mantenere invece la qualifica abilitante all’utilizzo del DAE (defibrillatore esterno automatico) è necessario frequentare un aggiornamento ogni due anni.
La certificazione BLSD infatti è valida per 24 mesi. Dal momento che le tecniche di soccorso si evolvono nel tempo, è importante continuare ad esercitarsi, entro due anni quindi è necessario seguire un corso di aggiornamento.
BLS è l’acronimo di Basic Life Support (Supporto di Base delle Funzioni Vitali); mentre con l’acronimo BLS-D – Basic Life Support and Defibrillation (Supporto di Base delle Funzioni Vitali e Defibrillazione) – ci si riferisce al protocollo BLS che prevede l’uso del defibrillatore, normalmente semiautomatico esterno.
Anche i mancati infortuni (eventi potenzialmente dannosi) fanno storia, e servono a migliorare. Speriamo che nel caso in esame si tratti di questo: mancato infortunio.
Secondo il Decreto Ministeriale del 24 aprile 2013 (paragrafo 4.3 dell’allegato E) sulla dotazione e utilizzo di defibrillatori semiautomatici, il defibrillatore deve essere sottoposto “alle verifiche, ai controlli e alle manutenzioni periodiche secondo le scadenze previste dal manuale d’uso e nel rispetto delle vigenti normative in materia di apparati elettromedicali”.
La manutenzione di un defibrillatore semiautomatico DAE (indipendentemente dalla marca e dal modello) può essere sintetizzata in 4 passaggi:
1)Autotest automatico del defibrillatore
2)Ispezione visiva del defibrillatore
3)Sostituzione consumabili (batteria ed elettrodi)
4)Prove di sicurezza elettrica eseguite da un tecnico
Ed è opportuno che le avvenute prove siano verificabili da chiunque.
Se ognuno dei corridori potenzialmente interessati si facesse il giro largo e potesse leggere un cartello di manutenzione ben visibile e segnalasse le eventuali disfunzioni, non potrebbe più accadere quello che succede purtroppo spesso: il malfunzionamento del defibrillatore al momento del bisogno.

About the Author

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Giuseppe Somma, architetto, funzionario tecnico presso università degli studi di Napoli Federico II, addetto interno del Servizio di Prevenzione e Protezione dello Ateneo. Specializzazioni post laurea in Progettazione urbana nonché specializzazione in manutenzione ed edilizia urbana, master di tecnico della sicurezza. Componente Commissione sicurezza presso ordine architetti di Napoli. Al suo attivo, la pubblicazione di testi in tema di sicurezza e igiene del lavoro.

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