Tommaso Crispino è morto travolto dallo smottamento dello scavo dove stava lavorando in un cantiere in provincia di Bologna.

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Tommaso Crispino, un operaio di 50 anni, è morto sabato 16 dicembre sul posto di lavoro in un cantiere a Pian del Voglio, nel comune di San Benedetto Val Di Sambro in provincia di Bologna. Originario di Sant’Arpino, un piccolo comune del casertano, Crispino lascia una moglie e due figli. Il sindaco di Sant’Arpino, Ernesto Di Mattia, ha dichiarato:

“Una tragedia che ci lascia una profonda tristezza nei cuori. Siamo sconvolti”.

Il sindaco Di Mattia, nel pomeriggio, dopo aver appreso la tragica notizia, ha visitato la famiglia di Tommaso per esprimere le condoglianze a nome dell’amministrazione comunale. Ha sottolineato l’urgenza di aprire una riflessione seria sulla sicurezza e sulle criticità del mondo del lavoro.

L’incidente mortale è avvenuto mentre Crispino stava lavorando per l’azienda Ap Costruzioni del consorzio Krea, coinvolta nei lavori per la variante di valico della A1. Mentre si trovava all’interno di una trincea, il terreno è franato seppellendolo. I colleghi hanno tentato invano di tirarlo fuori dalle zolle che gli erano cadute addosso. È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco, ma purtroppo quando è stato raggiunto, era già deceduto.

Le indagini sono affidate ai carabinieri e alla Medicina del Lavoro. La società Ap Costruzioni ha comunicato il suo “profondo cordoglio” per la scomparsa dell’operaio e si è attivata per fornire tutte le informazioni alle autorità competenti.

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